Il 17 novembre abbiamo celebrato la Giornata mondiale del gatto nero, una ricorrenza nata nel 2003 per aiutarci a superare le credenze e le superstizioni che circolano attorno ai gatti neri.
Fin dal medioevo il gatto nero considerato portatore di sfortuna e malasorte: spesso compagno delle streghe, attorno alla sua figura giravano tante macabre leggende che spesso lo vedevano associato al demonio. Per queste ragioni il clero ne ordinò la caccia e l’uccisione, che spesso avveniva in modo barbaro.
La vera origine di questa singolare credenza deriva dal fatto che i gatti neri erano soliti far imbizzarrire i cavalli, disarcionando così i cavalieri che li cavalcavano.
Nonostante oggi, alla maggior parte di noi, sembrino credenze assurde, c’è ancora chi si lascia suggestionare e pensa che i gatti neri portino sfortuna o siano portatori di cattivi presagi: basti pensare alle reazioni scatenate da un gatto nero che attraversa la strada!
Per combattere queste antiche superstizioni è stata istituita la giornata mondiale del gatto nero. La scelta della data non è casuale: novembre, il mese meno allegro dell’anno – vista anche la ricorrenza dei morti – e il 17, il numero portasfortuna per antonomasia.
I nostri creativi però non sono affatto superstiziosi e amano rappresentare i gatti neri nelle loro creazioni. Guardate qui!
I gatti neri dei creativi sardi
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Quando il mare ti circonda
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Perdas