Dalle scuole elementari a una bottega creativa, sempre a Macomer. Valeria Zaccheddu, titolare del laboratorio artistico 8zero, è un’artista che ha deciso di restare nella sua terra e coltivare la sua passione hic et nunc, senza paura.
La storia di Valeria comincia, come quella di tanti altri creativi, in giovane età.

Credo che come per tanti creativi, la passione per l’arte e per la creatività in genere sia innata, almeno per quanto mi riguarda c’è sempre stata. Ho più ricordi di me da bambina mentre disegno che mentre gioco, ricordo una volta in cui pretendevo che il gatto stesse fermo e immobile per disegnarlo!

La nostra artista ha la fortuna di avere dei genitori creativi che stimolano il suo amore per l’arte figurativa e la sostengono. Così, la passione si accende.

I miei genitori non avevano la passione per il disegno, ma per altre attività creative sì. Loro hanno sempre sostenuto la mia passione per l’arte.

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Valeria disegna, prova e riprova, tenta, sbaglia e ritenta ancora. Questo l’aiuta a crescere. Ma un buon bagaglio di esperienza le arriva anche dalla formazione, che l’aiuta a dare alla sua arte una veste professionale.

Molte cose le ho imparate da sola sperimentando, sbagliando e riprovando mille volte. Ma se non avessi frequentato una scuola di design e dei corsi di illustrazione e non avessi avuto alle spalle dei bravissimi insegnanti credo che ora non avrei un “ mestiere”  in mano e tantomeno la professionalità.

C’è un insegnante, in particolare, che Valeria si sente di ringraziare, la prima che le parla di capolavori della pittura italiana, una maestra che è anche una sorta di… rivoluzionaria.

La prima vera maestra d’arte che vorrei ringraziare è la maestra Giannasi che alle elementari mi fece innamorare di Botticelli e Leonardo, credo sia stata rivoluzionaria per i tempi, qual è la maestra elementare che analizza La Primavera con i bambini di 9 anni?

Quando si sente sicura dei suoi mezzi, Valeria dà vita a 8zero, la sua creatura, il luogo dove coltivare la propria passione e lavorare, soprattutto, e lo fa nel centro della Sardegna, in una cittadina che ha conosciuto e conosce il fenomeno dello spopolamento: quella che si dice una scelta coraggiosa.

L’idea di 8zero è nata soprattutto dalla necessità di avere uno spazio mio in cui sperimentare e creare, è sempre un pochino difficile per chi fa questo lavoro darsi dei tempi e degli orari, in questo modo per almeno otto ore sono qui dentro e lavoro senza interruzioni. E poi spero con una vetrina colorata e originale di dare il mio piccolo contributo al mio paese Macomer, che ha un sacco di potenzialità sta solo a noi crederci, restare, resistere e inventarci un futuro qui.

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Ogni giorno qualcosa di nuovo

Nelle opere di Valeria ci sono la Sardegna e le donne, ma non solo: ci sono rimandi a una terra lontana, che l’artista sente vicina nonostante i chilometri di distanza.

Ci sono sicuramente le donne al centro delle mie opere, poi le piante grasse, tra fichi d’india e le altre, per esprimere il mio legame con la Sardegna e allo stesso tempo la passione per una terra a cui mi sento vicina come il Messico.

Valeria dà inoltre grande importanza ai colori, protagonisti dei quadri insieme alle linee con cui si completano.

I colori diventano dei veri e propri soggetti nelle illustrazioni e nei quadri, linee grafiche e pulite si sposano con questi colori accesi e dai toni pop.

Non mancano certo le difficoltà, come sa bene chiunque lavori con la creatività; ma Valeria ha un buon antidoto che si chiama caparbietà.

Le difficoltà sono le stesse che incontrano tutte le persone che decidono di avviare una propria attività creativa in un paese in cui arte e cultura non occupano esattamente un posto di rilievo, almeno per le istituzioni. Comunque con una buona dose di testardaggine, impegno e duro lavoro si può fare.

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E i problemi svaniscono di fronte alla soddisfazione di sentirsi apprezzata: a Valeria basta solo un sorriso.

Ogni volta che qualcuno decide di acquistare un mio pezzo perché ne apprezza il valore e la bellezza è una grande soddisfazione. Oppure quando un mio quadro è stato acquistato online ed è partito per la Florida. Anche vedere le persone che passano davanti alla vetrina di 8zero e sorridono fa davvero piacere.

La ricetta della creatività? Valeria non ha dubbi: se è la curiosità a nutrire l’arte, è la sperimentazione a renderla materia viva.

Ogni giorno bisogna imparare qualcosa di nuovo, anche perché per alimentare la creatività bisogna leggere, guardare film, confrontarsi con altri creativi. E la parte della ricerca e della sperimentazione sono quelle più emozionanti, ogni volta è una scoperta e una sfida.

Consapevole che la creatività e il talento non sono sufficienti, Valeria ha deciso di capire come promuovere al meglio la propria arte. Il digitale, il web 2.0, i social non possono essere messi da parte, ignorati quasi fossero cose che “disturbano” il processo creativo.

Le difficoltà nel fare un lavoro come questo si incontrano maggiormente nella promozione, certo è impensabile che 8zero si regga solo sulle vendite realizzate qui a Macomer, quindi ogni giorno bisogna dedicarsi alla promozione online, a scrivere mail, a fare fotografie, a editarle, a rispondere ai messaggi.
L’artista introverso e chiuso nel suo studio non funziona più, ora si devono avere più competenze se si vuole lavorare davvero. Per esempio da poco ho seguito il corso online sulle competenze digitali di Google e devo dire che mi è stato molto utile.

E se la promozione va curata, l’ispirazione va stimolata attraverso lo studio dei giganti dell’arte. Valeria non dubbi su quali siano i suoi preferiti.

Quanto tempo abbiamo? Su tutti Frida e Diego Rivera che amo da tempi non sospetti quando non erano ancora “mainstream” , Modigliani, Toulouse-Lautrec, Botero, Jean-Michel Basquiat, Andy Warhol. Tra i contemporanei adoro Yayoi Kusama e Takashi Murakami. Parlando di artisti sardi tra le mie preferite ci sono Edina Altara e le sorelle Coroneo.

Per il futuro, Valeria spera di dipingere con più frequenza e, perché no, di trasmettere un po’ del suo sapere a chi vuole imparare.

Vorrei dedicarmi mdi più alla pittura e partecipare a concorsi e mostre collettive. Non nego che mi piacerebbe anche insegnare, magari pittura su tessuto o illustrazione in una scuola di design, e a proposito: a breve partiranno i corsi creativi e di arte da 8zero.

Il talento di Valeria è pari solo al suo coraggio: decidere di rimanere in un posto debilitato dal fenomeno dello spopolamento non è da tutti. Noi di Sardegna Creativa non possiamo che fare il tifo per lei.