Quando la sceneggiatura incontra il disegno, nasce quell’arte che prende il nome di fumetto: una storia non solo immaginata, ma anche raccontata e bloccata sulla carta.

Alessandro Aroffu è un “sognatore che non si è ancora rassegnato”: queste le parole che usa per descriversi. Nato a Oristano nel 1988, si appassiona ai fumetti non appena il padre gli mette in mano Topolino: per lui diventa uno strumento fondamentale per imparare a disegnare, ma anche a leggere e scrivere.

Da quel giorno ho sempre disegnato cercando di riportare su carta tutto quello che leggevo: gli eroi della Disney, della Marvel, della DC, del Giornalino. La prima “pubblicazione” avviene ai tempi delle medie con alcuni fumetti umoristici realizzati per il giornalino scolastico.

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La carriera di Alessandro passa attraverso diverse tappe e molti traguardi vengono raggiunti:

Dal 2004 al 2006 ho collaborato alla realizzazione delle tre mostre di fumetto del Terralba Comics e ho avuto la possibilità di entrare in contatto con diversi autori nazionali e internazionali. Nel 2005 ho pubblicato una piccola storiella umoristica per il giornale locale Terralba ieri e Oggi.

La collaborazione con Marco Serra porta Alessandro a esplorare i meandri della Sardegna più antica:

Insieme a Marco, nel gennaio del 2007 ho avuto la possibilità di realizzare, per conto della Regione Sardegna, le illustrazioni per un fumetto animato dedicato alla riscoperta dell’area archeologica di Montessu.

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Gli anni dell’università lo allontanano dal fumetto, ma un amore così forte non può essere contrastato e ben presto la passione riesplode più forte di prima, portandolo ad abbracciare uno stile tutto nuovo. Questo cambiamento gli aprirà nuove porte e nuove collaborazioni:

 Ho abbandonato lo stile umoristico per lo stile realistico americano. In questi anni ho conosciuto lo sceneggiatore londinese Stephen Blackwell con cui ho realizzato due capitoli della sua graphic novel The Cosmonaut, progetto mai concluso, purtroppo. Dopo la laurea,  durante il Lucca Comics and Games, ho conosciuto l’associazione culturale Chine Vaganti di San Gavino, che è diventata la mia seconda famiglia.

Alessandro ha imparato autonomamente l’arte del disegno:

Sono un autodidatta completo, per cui non ho seguito nessun corso, se non qualche workshop. Gli unici studi artistici son stati quelle delle superiori: ho frequentato l’Istituto d’Arte di Oristano che mi è stato utile per capire le prospettive e le anatomie.

Alessandro Aroffu è l’autore della serie a fumetti autoprodotta Bestias, scritta e disegnata da lui per le prime due serie:

Ad oggi non sono più autore completo della serie: dall’ultimo capitolo, infatti, mi fa compagnia  Marcello Lasio, sceneggiatore di fumetti di Serramanna, che si sta occupando dei testi della serie. Per i primi due volumi ho lavorato sia alla sceneggiatura che ai disegni.

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Bestias nasce durante un pomeriggio come tanti: l’ispirazione arriva come una folgorazione, dal quale il nostro autore si lascia trascinare.

L’idea è nata sul finire del 2013, durante un pomeriggio di noia al tavolo da disegno, mentre stavo realizzando qualche studio anatomico per personaggi. In quel periodo stavo leggendo soprattutto storie della Marvel di Thor, che mi ha ispirato a disegnare un personaggio muscoloso con un’enorme spada e la maschera tipica del carnevale de Su Boe di Ottana. Li è arrivata la folgorazione, il personaggio mi piacque moltissimo e decisi di creargli un mondo attorno. Feci un po’ di ricerca documentaria e venni a conoscenza di un re della Barbagia che dialogava con il papa dell’epoca a proposito dela conversione del suo popolo… ecco, avevo la mia storia!

La trama di Bestias è complessa e articolata; il fumetto è composto da otto capitoli di 25 pagine, autoconclusivi e pubblicati singolarmente. Bestias è un fantasy atipico: la narrazione prende il via da fatti storici, ma procede tra elementi fantastici e mitici, e descrive una realtà dove convivono messi papali e fate, mostri e soldati di Bisanzio.

L’imperatore Giustiniano ha riconquistato l’Europa. L’Impero Romano è nuovamente unito. Tuttavia, nel cuore della Sardegna, una popolazione fiera e forte si oppone all’invasore. Gli abitanti desiderano vivere in pace secondo le usanze dei loro avi, ma tale proposito è messo in pericolo da un nuovo nemico che avanza sulle soglie della Barbagia, pronto a varcare l’antico limes: il Cristianesimo. Il nuovo papa ha deciso che i culti ancestrali della terra debbano essere estirpati alla radice, gli abitanti della Barbagia sono pronti a difendere il proprio popolo dagli oppressori. Il Cristianesimo però, combinato con le forze dell’Imperatore Mauritius, si rivela un ostacolo potente. Il re della Barbagia Hospiton parte alla ricerca della maschera archetipa, la progenitrice: Xylox. Solo lei può donare al suo possessore la forza di un semidio.

“Vorrei accontentare le aspirazioni di quel bambino che sono stato…”

Il futuro di Alessandro è colmo di idee e progetti, ma ancora non può raccontarci nulla: quello che sa con certezza è che continuerà a inseguire i suoi sogni e a farci sognare con le illustrazioni di mondi fantastici.

Al momento sto seguendo due progetti, ma purtroppo non posso parlarne! Posso solo dire che uno, quello che sto realizzando proprio in questi giorni, mi riporta ancora una volta alle leggende e ai miti della nostra terra. Spero di poter lavorare per il grande fumetto americano: sogno di poter realizzare prima o poi i disegni per una storia degli X-men o dell’Uomo Ragno, serie che adoro!

Fare il fumettista in Sardegna è ancora difficilissimo, specialmente se si vuole vivere di questo lavoro: Alessandro conosce bene certe dinamiche e molte volte si sente come un novello Don Chisciotte che lotta contro i mulini a vento. Cercare di far conoscere questa bellissima arte e dare spazio alla storia di Alessandro Aroffu ci riempie di gioia, e siamo certi che sentiremo tanto parlare di questo giovane talento.