“Illustrazioni? Che stregoneria è questa?”. Magari ha pensato proprio questo Barbara Rossi, in arte Barbara Erre, illustratrice e handmader, quando da bambina è rimasta incantata da disegni, immagini e cartoni animati.

Sono cresciuta con la passione per le illustrazioni: fin da piccolissima rimanevo ipnotizzata dalle immagini sui libri per bambini. Ho iniziato dai tempi dellasilo a disegnare ricopiando le figure dei cartoon e ho proseguito fino a disegnare personaggi frutto della mia fantasia.

Barbara cresce in una famiglia che ha un legame stretto con la creatività. Questo finirà per influenzare le scelte e le passioni della giovane illustratrice in erba.

Nella mia famiglia la fantasia non manca, ho diversi zii che nel loro piccolo creano oggetti o dipingono e mia madre è un’artista dei capelli.

Barbara, così, decide di studiare arte e design, ma è in privato che coltiva l’arte dell’illustrazione, anche se aver avuto parenti creativi e insegnanti preparati ha in qualche modo guidato le sue scelte,

Mi sono diplomata all’Istituto d’Arte di Oristano, specializzandomi in design della ceramica. Il percorso da illustratrice lo sto imparando da autodidatta e seguendo chi è già del mestiere. Sono tante le persone da ringraziare, in primis coloro che mi hanno permesso di studiare: i miei genitori. Ho avuto la fortuna di avere dei buoni insegnanti alle scuole superiori e certamente un ringraziamento va anche a loro.
Dopo aver sperimentato varie discipline artistiche, mi sono resa conto che le illustrazioni erano ciò che mi dava più soddisfazioni. 

Barbara Erre

Disegnare, una sensazione di libertà

Barbara ama illustrare protagonisti delle fiabe e donne passate alla storia, ma anche soggetti che rappresentano l’Isola e le sue tradizioni.

Mi piace reinterpretare i personaggi delle fiabe e delle favole, scegliendo ovviamente tra le mie preferite: Alice nel Paese delle meraviglie, il mago di Oz, Cappuccetto rosso; tra i miei soggetti non mancano gli animali. Ma spesso ci sono icone femminili che hanno segnato la storia, una fra tutte: Frida Kahlo. Negli ultimi anni ho inserito anche le donnine sarde, un omaggio alla cultura della nostra bella Sardegna con i suoi meravigliosi abiti colorati.

Tra “gioie e dolori”, Barbara porta avanti tenacemente la sua attività da illustratrice: se da un lato c’è chi snobba questa professione, con la convinzione che sia solo poco più di un hobby, dall’altro c’è chi comprende quanta fatica (e preparazione) ci sia dietro.

Le difficoltà stanno nel fare accettare agli occhi della gente che quello dell’illustratore è un lavoro a tutti gli effetti, per questo non è semplice trasformare questa passione in un lavoro vero e proprio. Le maggiori soddisfazioni vengono da chi mi segue e aspetta con sincero entusiasmo le mie creazioni.

A dimostrazione che di tutto si tratta fuorché di un banale passatempo, Barbara parla dell’illustrazione come di una passione viscerale, di cui non può far a meno.

Non potrei vivere senza disegnare, è un bisogno direi ancestrale. La sensazione di libertà mentre sto creando un personaggio è indescrivibile, riesco a perdere la cognizione del tempo!

Barbara Erre-Wonderland

Fra i tanti punti di riferimento artistici, Barbara cita alcuni fra i più grandi del genere nonché i protagonisti di una delle correnti artistiche più importanti della storia.

Sono veramente tanti gli illustratori e le illustratrici bravi per cui la difficoltà può essere quella di doversi far largo tra tanti talentuosi. Tra le illustratrici una su tutte è certamente Beatrix Potter, ma essendo cresciuta con gli anime di Miyazaki penso che lui abbia influenzato il mio modo di disegnare. Se parliamo di arte più in generale amo molto gli impressionisti.

Al momento, il più grande desiderio di Barbara è incontrare, o rincontrare, chi apprezza il suo lavoro: ecco che i classici mercatini invernali diventano l’occasione giusta per farlo.

Intanto poter nuovamente entrare in contatto reale, e non solo virtuale, con le persone che mi seguono; attendo con trepidazione il mese di dicembre per incontrare le persone al mio stand in occasione dei mercatini natalizi!

Per Barbara l’illustrazione è un modo per sentirsi vivi e liberi: difficile immaginarla senza una matita in mano a disegnare. Se definisci “un bisogno ancentrale” la tua passione per il disegno, la strada è tracciata: con grafite nera e colori, verso il mondo della fantasia.