La storia di Cristiana Casu, illustratrice di Musei, inizia tra quaderni e divieti, tra fogli strappati e numerati, con un’unica costante: l’amore per il disegno, un’amore viscerale che si esprime nella disobbedienza di una bambina.

La mia passione per il disegno penso sia nata con me. Non ricordo esattamente quando ho iniziato a disegnare, ma ricordo i primi divieti a non farlo: avevo 7 anni e consumavo un quaderno alla settimana sia a righe che a quadretti, facevo un po’ di compiti e il resto erano disegni.
Così mi hanno vietato di disegnare sui quaderni, allora ho iniziato a strappare le pagine e a disegnare sui fogli singoli; poi hanno numerato le pagine dei miei quaderni di modo da non strappare più i fogli, forse è dal giorno che ho iniziato a disegnare su qualsiasi cosa, buste di carta, tovaglioli, bordi di giornali e riviste.

In famiglia, un artigiano introduce Cristiana alle tecniche di incisione su un materiale nobile come il legno. La sua educazione all’arte e alla bellezza continua durante calde giornate estive.

Mio zio Bruno, il fratello di mia mamma, per tanti anni ha scolpito il legno. Poi ha aperto una falegnameria dove pratica delle incisioni tipiche sarde, sugli arredi, come sedie, testiere, armadi, casse sarde etc. Mi ha insegnato le tecniche incisorie su legno quando avevo 15 anni e qualche volta, d’estate, quando le scuole erano chiuse, andavo ad aiutarlo.

Creativa sin da bambina, Cristiana sceglie un percorso di studi che rispecchia il suo amore per l’arte e ha la fortuna di incontrare insegnanti preparati che stimolano le sue capacità.

Ho studiato al Liceo Artistico di Cagliari, penso che alcune cose non si possano imparare da autodidatta, come ad esempio la prospettiva.
Sono stata molto fortunata, ho incontrato degli insegnanti molto bravi, e ognuno di loro mi ha insegnato la sua tecnica e alcuni segreti per migliorare: la professoressa Petani e il professor Della Maria, i miei insegnanti di figura e ornato, grazie ai quali ho capito la prospettiva e le tecniche compositive, il professor Diaz e il professor Cataldo, insegnanti di modellato e materie plastiche, grazie ai quali ho scoperto come usare la carta non solo come supporto al disegno, ma come materiale duttile da tagliare e piegare per creare un oggetto tridimensionale.
Un ringraziamento particolare alla professoressa di Storia dell’Arte la Bucarelli, senza di lei non avrei mai conosciuto tutti gli artisti fiamminghi, impressionisti, e astrattisti.

Ne avrei ancora tanti da ringraziare, il mio percorso di studio non si è fermato al liceo, ma continua con corsi di illustrazione e grazie ai miei fantastici docenti che ho acquisito sicurezza in me stessa e sono diventata ciò che sono oggi, quindi grazie a Pia Valentinis, Marcella Brancaforte, Oscar Sabini, Fabio Visintin, Gianluca Folì, Laura Scarpa, Lucia Scuderi, Marco Somà, Daniela Volpari, Anna Forlati, Paolo Canton, Gianni Atzeni, Albero Marci, Maurizio Manzieri, Sandro Cleuzo, Jorge Lujàn.

Cristiana Casu Talpa

L’idea di diventare illustratrice stuzzica Cristiana sin dalla tenera età, ma esplode a contatto con i bambini: il loro stupore di fronte ai disegni la spinge a dare vita al suo immaginario, a dare concretezza alla sua fantasia.

Non so quale sia il punto di Big Bang, sicuramente c’entra la mia passione per gli albi illustrati, nata grazie al mio lavoro parallelo di bibliotecaria specializzata in letteratura per ragazzi, inizia non da un momento preciso ma dall’amore per il disegno e per i libri. Mi hanno ispirato i bambini,  i loro occhi le loro espressioni davanti alle immagini illustrate, così ho pensato che era arrivato il momento di raccontare le mie storie, il mio immaginario, il mio mondo.

C’è un animale che Cristiana ama disegnare, un animale protagonista di tante favole e fiabe, così come l’altro soggetto principale delle sue illustrazioni, creature bizzose tipiche della tradizioni popolari del Nord Europa.

Il mio soggetto preferito è la volpe, è uno degli animali che riesco a far muovere meglio, è quello che potrei disegnare ad occhi chiusi. Mi piacciono in generale tutti gli animali, che cerco di stilizzare rendendoli non troppo realistici. I folletti sono la mia ultima creazione, personaggi dell’immaginario fantastico che trovo irresistibilmente buffi.

Come spesso succede, la Sardegna è fonte di ispirazione, ma anche un limite dal punto di vista professionale. Cristiana coltiva l’illustrazione come passione e cerca di trasmettere il suo amore per l’arte ai più giovani attraverso laboratori didattici.

Le difficoltà sono state tante, vivere in un isola non è d’aiuto per questa professione, le maggiori fiere e corsi di aggiornamento sono svolti nel resto d’Italia, siamo un po’ penalizzati da questo punto di vista. Le maggiori difficoltà sono di spostamento, quando magari devo incontrarmi con un editore, o un autore, o partecipare ad una fiera, o ad un corso di aggiornamento fuori dall’isola, i media a volte aiutano, ma a volte è proprio necessario lavorare in team e abitare in un isola può penalizzare.

L’illustrazione al momento non è la mia fonte di reddito, anche se mi piacerebbe lo diventasse un giorno, ma ho comunque trasformato la mia passione in lavoro, faccio dei laboratori di illustrazione per bambini nelle biblioteche, e questo mi permette di coltivare le mie due passioni, l’illustrazione e i libri. Lavorare a diretto contatto con i bambini è sicuramente la soddisfazione maggiore: i bimbi sono un pubblico difficile da catturare, e anche un solo apprezzamento da parte loro vale tantissimo.

Cristiana Casu-Volpe

Le soddisfazioni arrivano anche da altre parti: Cristiana viene coinvolta in diversi progetti, anche a scopo umanitario. Le sue illustrazioni viaggiano per il mondo e al mondo si rivolgono.

Ho ricevuto dei riconoscimenti per alcune delle mie opere: sono stata molto felice di partecipare a dei progetti umanitari e sociali, uno a cui sono particolarmente legata sono le Historias da Ajudaris, per cui ho realizzato due illustrazioni, è un libro portoghese realizzato da illustratori di tutto il mondo e scritto dai bambini. Nasce come progetto solidale per insegnare ai bambini l’importanza di aiutare chi ha bisogno, realizzato dall’organizzazione no-profit Ajudaris – Portogallo.
Un’altra attività a cui sono molto legata è il libro digitale Benvenuti ABC, realizzato con le immagini di 120 illustratori dalla PUB Coder: ho realizzato 4 frame di immagini per una parola, “pancia”, un dizionario digitale come forma di benvenuto ai bambini migranti, pensato per la prima accoglienza, per stabilire un dialogo.

Cristiana ama l’illustrazione: quando disegna è felice, e questa felicità vive e trova linfa nelle sue opere.

Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neppure un giorno in tutta la tua vita: sposo questa massima perché a me piace disegnare, semplicemente. Quando inizio perdo la cognizione del tempo, a volte non mi accorgo che è notte inoltrata. Le sensazioni ed emozioni che provo sono di serenità, felicità, tutte sempre molto positive, e penso che questo si rifletta anche nelle illustrazioni.

E per trasmettere queste emozioni anche agli altri, Cristiana ha scelto il web, consapevole dell’importanza del digitale per chi svolge lavori creativi.

Per farmi conoscere, e per avere a portata di mano il mio lavoro, tempo fa ho creato il mio blog matitarcobaleno.blogspot.it, grazie al quale riesco a mantenere i contatti e a presentarmi ad un pubblico più vasto. Penso che per un creativo il web sia molto importante.

Cristiana Casu-Cappuccetto Rosso

Sono tanti gli artisti che ispirano Cristiana, a partire dai nomi più importanti della storia dell’arte per finire ai conterranei più talentuosi.

I miei punti di riferimento artistico partono da lontano, dai Fiamminghi: in prima fila c’è sicuramente Pieter Bruegel il Vecchio, altre fonti di ispirazione sono Mary Cassat, per i paesaggi e le atmosfere, ed anche Kandinskij e Klee per le composizioni e il colore. I miei illustratori preferiti sono Lisbeth Zwerger, Rebecca Dautremer e Quentin Greban: utilizzano tutti e tre l’acquarello che è una delle tecniche che prediligo.

Di artisti sardi che mi piacciono ce ne sono tanti, perciò li divido per categorie e tecniche usate. Per il fumetto cito Vanna Vinci, per l’illustrazione grafica Ignazio Fulghesu, Street Art La Fille Bertha, per l’illustrazione a collage Giorgia Atzeni ed Eva Rasano, per l’illustrazione digitale Francesca Sanna, per l’acquarello Riccardo Atzeni.

Tra i progetti futuri di Cristiana c’è una storia che affonda le radici nella sua infanzia: manca poco alla conclusione, poi finirà tra le mani di un editore.

Ho scritto una storia con testi ed illustrazioni mie, si tratta di un albo illustrato, devo terminare ancora alcune tavole prima di inviarla a un editore. Scrivere per me non è mai stato facile: ho cercato di ricordare un periodo ben preciso della mia infanzia, e questo mi ha aiutato a scrivere la storia, disegnarla è stato molto più semplice.

Cristiana vive la sua attività di illustratrice con lo stupore e l’entusiasmo tipico dei bambini, quei bambini a cui ama dedicare il suo tempo. Quando una passione è così pura, raccontarla vale sempre la pena: d’altro canto, lo sappiamo bene, l’entusiasmo è contagioso.