J.P. Guilford, iniziatore degli studi sull’intelligenza creativa, sostiene che la creatività sia caratterizzata da 9 fattori principali:  sensibilità ai problemi, capacità di produrre idee, flessibilità di principi, originalità nell’ideare, capacità di sintesi, capacità di analisi, capacità di definire e strutturare in modo nuovo le proprie esperienze e conoscenze, ampiezza del settore ideativo, capacità di valutazione.

Durante il nostro viaggio nella creatività sarda, ci siamo sempre chiesti cosa ci sia dietro questa parola così densa di significato e ogni artista che abbiamo intervista ha contribuito ad aggiungere un tassello che ci permette di rispondere a questa domanda.

Danilo Casti, l’artista che andiamo a raccontarvi oggi, ha sicuramente alcune di queste caratteristiche oltre a una  fortissima sensibilità artistica. Danilo è un musicista che ha saputo trovare dentro di sé non solo la creatività, ma anche il coraggio di esplorare il mondo; è un uomo che non ama descriversi, che preferisce che siano le sue opere a parlare per lui.

Non sono abituato a descrivermi, non riesco a trovare una descrizione di me stesso, ma posso provare a raccontarmi attraverso la musica che produco.

Danilo è sardo, ma è anche un grande viaggiatore, uno scopritore del mondo: la contaminazione fa parte del suo processo creativo e il bisogno di conoscere e creare l’ha condotto per le strade del mondo.

Siamo in un’isola, quindi per poter ricercare e sviluppare il nostro concetto musicale abbiamo la necessità di varcare il mare, dobbiamo cercare il confronto e non possiamo pensare di rimanere rinchiusi nella nostra terra.

Danilo, per poter nutrire la propria creatività, ha bisogno di confrontarsi con nuove culture e persone.

Per potermi confrontare e portare avanti la mia attività artistica, sento di dovermi spostare e viaggiare tanto, incontrare persone e scambiare informazioni.

Danilo non si è mai lasciato scoraggiare dalle difficoltà date dal vivere in Sardegna, una terra bella e unica, ma spesso complicata. Spostarsi dalla nostra isola per raggiungere alcune grandi città è difficile, ma non è impossibile.

È difficile perché è complicato viaggiare, se ci fosse la possibilità di avere New York o Berlino vicino sarebbe tutto diverso.
Abbiamo però il vantaggio di poter vivere in un ambiente stimolante dal punto di vista naturalistico e climatico, siamo un popolo poco influenzabile, viviamo in un’isola che ci permette di essere liberi e di sviluppare i nostri percorsi senza rischiare di essere catalogati.

Per me viaggiare è fondamentale perché mi permette di portare la mia musica fuori dalla mia terra. Per noi artisti è importante fare networking perché incontriamo delle persone che possono raggiungerci in Sardegna, noi andiamo fuori e portiamo gli artisti dentro.

Danilo ha sempre avuto un’intensa passione per la musica: comincia a suonare in tenera età la chitarra classica, poi scopre la musica elettronica e vi si dedica completamente.

Sono un’autodidatta: ho iniziato a suonare la chitarra da bambino, poi mi sono appassionato alla musica elettronica e anche in questo caso mi definisco un’autodidatta.

La sua musica trae ispirazione dall’arte, dalla tecnologia e dall’ambiente circostante.

Durante gli anni della formazione mi sono lasciato contaminare da diverse forme d’arte, tra queste quella del teatro.

Grazie a queste esperienze comincia a lavorare come professionista, e dopo alcuni tour Europei comprende di voler approfondire ulteriormente: decide quindi di iscriversi al conservatorio per diventare un maestro di musica elettronica.

Successivamente ho deciso di iscrivermi al conservatorio,  diplomandomi in musica e nuove tecnologie e la specializzazione in musica elettronica.

“Vorrei che la mia musica facesse percepire una realtà diversa”

Per Danilo la musica è uno strumento per approcciarsi in maniera diversa alla realtà, che osserva con nuovi occhi per rompere gli schemi. Il suo scopo è quello di eliminare  quel sottile velo che ricopre i nostri occhi mentre siamo troppo presi a vivere la quotidianità. La sua musica non desidera lanciare un messaggio, ma vuole disconnetterci per qualche istante dal nostro abituale punto di vista.

Sinceramente non voglio dare nessun messaggio specifico. Cerco di comunicare una necessità impellente di avere un altro tipo di approccio per comprendere la realtà, voglio rompere con la mia musica quella pellicola che ricopre tutte le cose, in modo da guardare la realtà o quella che reputiamo tale da un altro punto di vista.Vorrei che la mia musica facesse percepire una realtà diversa.

Danilo non si ferma, ama il mondo e il suo lavoro e  in questo momento si sta dedicando al progetto XOVER.

 XOVER è una performance audio visiva che sto portando in tour già da un paio d’anni. È un progetto in collaborazione con Travis McCoy Fuller.

 

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Danilo è un artista sempre alla ricerca di nuovi percorsi e nuovi modi di osservare la realtà: questo l’ha condotto a XOVER, un progetto basato su tre dei nostri cinque sensi.

Lavoriamo sul concetto dell’alterazione dei piani percettivi, sia dal punto di vista acustico, visivo e tattile.

Vivere per raggiungere i propri obiettivi e realizzare i propri sogni, questo è il motore che muove Danilo.

Abbiamo fatto tre tour europei e adesso partiremo per un tour europeo di 26 date, il progetto sta andando molto bene, non siamo molto famosi ma chi se ne frega! Stiamo comunque raggiungendo i nostri obiettivi.

Vi state chiedendo quali sono i suoi sogni nel cassetto? La risposta è spiazzante:

Sogni no, incubi sì!

 

La sua ultima collaborazione è legata alla voce di una grande artista: Dalila Kayros

Nell’ultimo lavoro ho creato un’installazione Spirity in collaborazione con Dalila che ha prestato la sua voce e le sue idee.

Inoltre è appena uscito il suo ultimo disco: Xover

Il mio ultimo disco legato al lavoro Xover si chiama the sharpened gloss.

Da questa collaborazione è nato un  sodalizio: i due presto partiranno per il tour europeo Xover & Dalila Kayros

Con Dalila sto sviluppando un nuovo progetto di elettronica e voce che prossimamente potrete trovare in qualche festival… speriamo anche in Sardegna.

Il 24 febbraio con Dalila partirò in tour per 40 giorni, faremo una trentina di date in tutta Europa, con questo tour presenteremo l’ultimo lavoro Xover e il lavoro di Dalila Kayros: il disco TRANSMUTATION.

 

Danilo ci insegna a guardare oltre le cose, rompere gli schemi e non avere paura di sollevare quel velo che ricopre tutte le “cose”, perché il bello sta proprio lì, nella scoperta, nella novità e nell’avventura. Quindi lasciatevi ispirare e portate le vostre idee per il mondo!