Quando si legge un’intervista, si è soliti immaginare un volto, una voce, mani che gesticolano e sguardi che s’incrociano. Questa volta, invece, a essere intervistata non sarà una sola persona, e a esser raccontata non sarà una sola storia.

Non capita tutti i giorni di fare una chiacchierata di questo tipo. Ti va di svelare il perché?
“Beh, il mio nome la dice lunga: io sono Sardegna Creativa”.

Spiegaci un po’.
“Farò di meglio, ti racconto come sono nata. Immagina un gruppo di ragazzi…”

Giovani, carini e disoccupati?
[ride, ridono] “Giovani, carini e molto occupati, direi! Scherzi a parte, questi ragazzi, un giorno, si ritrovano dopo il lavoro a chiacchierare di eventi, talento e idee. E più parlano, più si rendono conto di quanto ci sia da dire in Sardegna. Ed è lì che, vuoi per uno Spritz di troppo, vuoi la luna piena o chissà quale combinazione astrale, arriva l’illuminazione”.

Addirittura? La faccenda si fa interessante.
“Mettiamola così: si è soliti guardare oltre i confini di questa terra con aria sognante, come se ci fossero opportunità solo al di là del mare, per poi ricordarsi della Sardegna quando la temperatura diventa troppo alta per stare in città”.

Cosa intendi dire?
“Che il mare che accarezza le coste è placido e lusinghiero e capisco bene chi ne subisce il fascino. Ma la Sardegna non è solo questo! Quello che vorrei davvero è che le persone aprissero bene occhi e orecchie, c’è tanto da scoprire”.

Non credi che la posizione penalizzi?
“I confini sono territoriali, non mentali. Il valore di ogni singola persona può emergere e arrivare lontano, basta trovare i canali giusti per farsi conoscere”.

E qui ritorna il gruppo di ragazzi, giusto?
“Esatto! Quei ragazzi hanno voglia di raccontare storie e persone di talento, e lo faranno con questo progetto. Perché oltre al maestrale, qua, si respira energia e voglia di fare. Nascono idee, buone idee, ogni giorno. Ci si conosce, si discute, si cresce e si creano occasioni d’incontro. Ci sono teste per le quali vale la pena aprire bene occhi e orecchie, e i ragazzi di Sardegna Creativa troveranno parole e modi per svelare il lato più creativo di questa terra”.

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Gli obiettivi sono chiari, e pure belli. In concreto, cosa dobbiamo aspettarci?
“Visto che vorrei che la gente aprisse bene gli occhi, sarà Sardegna Creativa la prima a farlo. Scoverò gli eventi in anteprima, ve li racconterò in sintesi sui social e per esteso sul sito, intervisterò artisti, aspiranti tali, menti brillanti. Darò voce alle piccole realtà e a chi ha talento da vendere. Insomma, navighiamo in buone storie”.