Scadenza

Presentazione Online mediante SIPES. Le domande possono essere presentate dalle ore 12:00 del giorno 08/02/2017. Scadenza il 10/04/2017 14:00. La procedura istruttoria è a graduatoria.

Soggetti beneficiari

MPMI, compresi i liberi professionisti, in forma singola o aggregata che svolgonoin via stabile e principale attività nel settore culturale e creativo.
I soggetti beneficiari devono esercitare un’attività identificata come prevalente rientrante nei seguenti Codici ATECO: Sez. R ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO – 90 Attività creative, artistiche e di intrattenimento, ad esclusione del codice 90.03.01 (attività di giornalisti indipendenti) e 90.03.02 (Attività di conservazione e restauro di opere d’arte) – 91 Attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali.

Iniziative ammissibili

Oggetto dell’intervento è il sostegno alla realizzazione di progetti culturali innovativi atti a valorizzare i beni culturali della Sardegna, rafforzando la fruizione degli stessi e incrementando le attività economiche ad essi connesse.

Progetto deve riguardare esclusivamente i beni culturali e dovrà svilupparsi attraverso azioni che presentino un contenuto di novità tale da modificare in meglio i servizi e la qualità dell’offerta culturale esistente nel sito prescelto, dovrà valorizzare e rafforzare la fruizione degli attrattori culturali presenti, consolidare il legame tra identità e territorio, cultura e turismo sostenibile ed incrementare le attività economiche ad essi connesse.

A tal fine dovranno essere obbligatoriamente contemplate almeno quattro tra le seguenti azioni, a pena di esclusione:

  1. la messa in rete dei beni culturali del territorio regionale, con particolare riguardo a quello dislocato nelle aree di attrazione di rilevanza strategica;
  2. la creazione di servizi e/o sistemi innovativi che attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate favoriscano la diffusione della conoscenza e la fruizione del patrimonio (ad es. mobile application, audio guide fruibili da telefono e/o tablet, sistemi di biglietteria e prenotazione elettronica, sistemi di localizzazione dei beni culturali, realtà aumentata ecc.);
  3. essere innovativi, ovvero le attività previste dal progetto devono presentare contenuti di novità tali da ampliare e migliorare l’accessibilità e la fruibilità del bene;
  4. attività di comunicazione del bene culturale, es. mostre ed eventi culturali temporanei, applicazioni interattive dove il visitatore interagendo col bene, può inserire commenti e suggerimenti, social network per la creazione di spazi virtuali di condivisione, ecc.;
  5. adozione di strategie di marketing mirate al posizionamento strategico dei beni culturali oggetto di valorizzazione;
  6. prevedere la sostenibilità gestionale e finanziaria dell’intervento e contenere l’indicazione del personale con specifica delle qualifiche possedute da impegnare nel progetto, etc.
  7. prevedere relazioni tra diversi beni culturali finalizzate ad una logica di sistema in termini di gestione degli stessi.
  8. consolidare il legame tra identità e territorio, attraverso azioni di sistema tra le imprese dell’indotto culturale ed economico che ruotano intorno all’attrattore valorizzato.
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Spese ammissibili

Il progetto deve avere un valore compreso tra i 15.000 e i 150.000 euro.
SPESE AMMISSIBILI

  • costi operativi per la realizzazione del progetto o dell’attività culturale, quali materiali e forniture (es. relativi a mostre e messe in scena, didattica, prestiti, locazioni e ammortamento di strumenti, software hardware, attrezzature), spese di viaggio, spese di promozione con stretta attinenza al progetto;
  • spese per rendere il bene culturale meglio accessibile al pubblico, compresi i costi per la digitalizzazione e altre nuove tecnologie, i costi per migliorare l’accessibilità delle persone con esigenze particolari (indicazioni in braille e esposizioni interattive nei musei, etc.), e per la promozione della diversità culturale per quanto riguarda presentazioni, programmi ecc.;
  • le spese relative al personale impiegato nel progetto;
  • le spese per i servizi di consulenza/progettazione direttamente imputabili al progetto.

Le spese relative al personale impiegato nel progetto culturale innovativo non possono superare il 30% del costo complessivo del progetto stesso.

Forma e misura dell’aiuto

Gli aiuti sono concessi nella forma di contributo a fondo perduto, a copertura parziale delle spese ritenute ammissibili, fino ad un massimo dell’80% delle spese ammissibili. Il 20% residuo deve essere garantito dal soggetto beneficiario con risorse derivanti dalle proprie attività, da risorse private esterne, da risorse proprie, in forma priva di qualsiasi sostegno pubblico.

Gestore e importo stanziato

Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport

La dotazione è pari complessivamente a Euro 5.000.000,00.

Note

L’aggregazione deve essere composta da almeno 3 imprese: questo requisito deve essere valido sino alla conclusione del progetto, pena la revoca del contributo.

Ai fini dell’ammissibilità, le attività previste dal progetto non devono essere avviate prima della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni.

Il progetto culturale innovativo deve essere realizzato entro 36 mesi dalla data della pubblicazione della graduatoria.

È necessario allegare la documentazione attestante la proprietà o la disponibilità del bene culturale mobile o immobile da valorizzare per almeno 3 anni a partire data data di presentazione della domanda da parte del proprietario.

Il contenuto di questo articolo è gentilmente offerto da Apply Consulting.

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