Safir Nòu significa letteralmente “Diamante Grezzo” e, per quanto il nome del progetto non sia stato scelto per questo motivo, ascoltando le note del disco è facile lasciarci trasportare e arrivare ad associare le due cose. In realtà, il significato va cercato nel nome del creatore del disco: Safir nòu è s’afir (Antonio Firinu) nòu (nuovo).

 

antonio balcone

L’ideatore del progetto è Antonio Firinu, un ragazzo di Musei che ama definirsi “artista per passione”, non essendo la musica la sua occupazione primaria:

A volte, non mi definisco nemmeno musicista perché non lo faccio come lavoro, però è la mia più grande passione.

Questa definizione non è però del tutto corrispondente al reale:

In effetti con la musica riesco anche a lavorarci perché faccio molte serate e collaboro con moltissime persone, però non è la mia occupazione principale.

Antonio, in arte Safir Nou, non ha una formazione accademica, ma è riuscito comunque a formarsi attraverso dei corsi e grazie all’esercizio quotidiano. Il suo strumento principe è la chitarra, che suona con costanza da molti anni:

Io non ho una formazione accademica, sono autodidatta, ma ho avuto dei maestri che mi hanno dato un metodo di studio. Per molti anni ho studiato chitarra classica, ho seguito  seminari e per due anni ho frequentato l’accademia di Ivan Illich a Bologna. Inoltre ho preso lezioni private e ho studiato jazz, armonia e improvvisazione.

 

firinu chitarra

Negli anni trascorsi ad Amsterdam scopre l’amore per la fisarmonica, uno strumento affascinante che non abbandonerà mai più:

Quando sono arrivato ad Amsterdam per completare il dottorato di ricerca non conoscevo nessuno, avevo l’idea di esibirmi per strada ma non ritenevo adatta la musica che suonavo allora con la chitarra. Decisi allora di comprare una fisarmonica usata: poi, improvvisamente, ho conosciuto dei ragazzi italiani e olandesi che mi hanno proposto di suonare con loro. Ci siamo dati appuntamento dopo un mese: io dovevo imparare a suonare e durante quel mese mi sono esercitato tutti i giorni, ho imparato la coordinazione e le basi e sono entrato nel gruppo.

Antonio ha voluto tradurre in musica esperienze, sensazioni, viaggi in terre lontane: Safir Nòu nasce dall’esigenza di inserire i suoi lavori in un disco, quasi a voler fermare un pensiero, un ricordo.

Il disco nasce come un qualsiasi progetto artistico dall’esigenza e dal desiderio di voler fare quello che mi piace e di cui sono appassionato Io ho sempre amato la musica infatti  suono da sempre. Sentivo il bisogno di creare un nuovo progetto, anche se ammetto che prima son stati creati i brani, poi è nato questo progetto.

Antonio si è lasciato trascinare senza fretta dalla musica: una volta ultimati i pezzi, decide di far nascere il disco seguendo ancora una volta la scia dei suoi desideri:

Avevo composto i brani da diversi anni, piano piano li ho sviluppati e raccolti nel disco. Volevo che contenesse i brani per me più rappresentativi, volevo che le musiche fossero coerenti tra loro. In seguito ho pensato agli arrangiamenti e ho scritto le parti anche per gli altri musicisti.

Inizialmente li abbiamo suonati tutti insieme, poi abbiamo registrato, mixato e masterizzato il disco, che deve ancora uscire.

 

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anto disco

Antonio vive ad Amsterdam per due anni: nella città olandese assimila numerose influenze musicali e incontra Sergio, che diventerà un collaboratore fidato e un grande amico.

 Ho vissuto ad Amsterdam dal 2010 al 2012: suonavo la fisarmonica in una band di musiche popolari folk, collaboravo con diversi artisti e ho conosciuto una serie di musicisti tra cui Sergio, il fonico e sound designer del disco.

Con Sergio siamo diventati amici, gli avevo fatto sentire qualche brano e si era innamorato delle musiche: avevamo deciso di fare delle cose insieme, ma non sapevamo come e quando. Poi sono dovuto tornare in Italia per finire il dottorato di ricerca e son rimasto in Sardegna, ma con Sergio siamo rimasti in contatto. Quando ho deciso di creare il disco, ho deciso di coinvolgerlo. La mia proposta lo ha reso felice.

Sergio è parte integrante del disco e quindi del progetto Safir Nòu:

Ci teneva tantissimo, siamo molto amici, ha preso parte al progetto, ha registrato, mi ha fatto non solo da sound designer, ma ha inserito diverse parti creative nel mixaggio e nella composizione.

antonio cricca

Le collaborazioni non sono mancate: tra le più importanti, quella con lo spagnolo Yacoob Gonzales, con cui on Antonio condivide anche un altro progetto:

Yaacob Konzales è un violinista spagnolo con cui ho suonato a Cagliari nel progetto Yacobai, un progetto di musica klezmer.  Con lui ci divertivamo a suonare questi brani, queste composizioni che non avevano ancora nome e non erano ancora un progetto definito. Eseguivamo i brani a casa, ma anche durante i concerti.

Nel disco Yaacob suona come primo violino e anche lui ha messo tanto del suo. Abbiamo creato insieme delle melodie e abbiamo parlato dell’idea, del progetto e di come doveva suonare il violino.

Al disco anno collaborato anche Gianluca Pischedda al violoncello (musicista al lirico di Cagliari), Matteo Marongiu al contrabbasso, Andrea Cogoni alla batteria e percussioni e Marco Caredda al vibrafono.

Una musica densa di emozioni

La musica di Safir Nòu non può essere catalogata, nasce dal cuore, ma anche dalle esperienze di vita di Antonio. Il disco oltrepassa le barriere della Sardegna e unisce persone di varie nazionalità:

Io ho scritto che è musica minimalista, ma non lo è poi così tanto: è musica emozionale più che virtuosistica, che si poggia su una melodia o un’armonia che si sviluppa. Ci sono dentro influenze di vario genere, come le musiche del nord Europa, ma anche quelle sarde.

Non posso racchiudere la mia musica in un genere: tanti  amici, collaboratori e musicisti che l’hanno sentito non sono a loro volta riusciti a definirla.

Il viaggio di Antonio, siamo sicuri, è appena cominciato, e noi speriamo lo conduca lontano. La storia di Safir Nòu è la dimostrazione che  vivere in Sardegna non è un ostacolo, perché l’amore verso le proprie passioni è in grado di superare ogni confine.