Per raggiungere traguardi importanti, bisogna essere dotati di una forte determinazione, una buona dose di coraggio e talento: sono tutti ingredienti che ritroviamo in Mario Nardi e Usde, un duo folk- pop pieno di grinta e genialità.

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Mario Nardi & Underground Sunshine Drum Ensembleb è un nome lungo che racconta di una band composta da due elementi, ma non  bisogna lasciarsi ingannare dal numero esiguo di componenti: Mario Nardi e Usde sono due forze della natura. I due si sono incontrati per caso e hanno trovato nell’altro quello che mancava al loro sound:

Io sono un cantautore con una base folk mentre Usde è un batterista: ci siamo incontrati e abbiamo deciso di intraprendere questa avventura insieme.

Mario

Al primo incontro, i due si riconoscono artisticamente affini:

Ci siamo incontrati per puro caso, eravamo tutti e due liberi a livello artistico e volevamo dare vita a un duo, ovviamente entrambi con l’idea di creare musica originale. È stato amore a prima vista, ci siamo innamorati l’uno del modo di suonare dell’altro.

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Il percorso che ha ricondotto Mario in Sardegna per dedicarsi completamente alla musica è molto complesso: per moltissimi anni vive a Londra, dove lavora e si dedica alla musica. L’esperienza è formativa, finché una melodia lo conduce nuovamente a casa:

La volontà di rientrare nasce dal fatto che, dopo otto anni di Inghilterra e di tanto sbattermi, ho deciso di mollare Londra e dedicarmi al 100% alla carriera artistica. Non riuscivo più a convivere con il fatto di non fare della musica la mia professione.

Mario

Mario e Usde si sono messi subito all’opera e da questo connubio artistico è nato un disco:

Decidere di creare il disco è stata un’evoluzione naturale, abbiamo voluto immortalare i pezzi che avevamo.

Ci siamo resi conto che avevamo una bella scaletta, quindi abbiamo cercato di arrangiarli al meglio e abbiamo messo insieme le tracce per iniziare un discorso discografico. L’idea era di mettere dentro l’album quello che eravamo (e siamo) come band.

Il lavoro del duo è stato registrato in Sardegna:

Abbiamo registrato il disco negli studi di Matteo Marini, l’etichetta è la Van Music Records di Carbonia.

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Il primo album di una band può essere un momento catartico, in cui tra l’artista e il suo lavoro si crea un legame profondo e ogni pezzo nasconde qualche significato. I due hanno i loro pezzi chiave:

Il pezzo preferito di Usde è Godless, perché è il primo che abbiamo scritto insieme, inoltre è anche un po’ una parentesi su come sarà il prossimo lavoro: un po’ più complesso, più arrangiato e più completo!

Il mio è 1978, perché è il secondo pezzo in assoluto da me composto, l’ho scritto otto anni fa a Londra e sono riuscito a portarlo nel mio primo disco. Come scrittore è un una piccola conquista.

Una batteria e una chitarra per inseguire un sogno

Per riuscire a creare un disco, bisogna lasciarsi trasportare dall’ispirazione, un processo che non si può controllare: semplicemente bisogna essere in grado di cogliere l’attimo.

Non esiste un momento di ispirazione, non credo in questo genere di attimi, si tratta di qualcosa che arriva senza preavviso: devi essere bravo e allenato per riuscire a capire quando sta arrivando, quando hai un materiale o un giro o semplicemente una nota, qualcosa che potrebbe diventare un pezzo. Si tratta di un processo complesso che non sto a raccontare perché cambia per ogni persona: è così etereo, così difficile e strano che non puoi descriverlo o controllarlo.

Vivere di musica in Sardegna, come sappiamo, non è facile, ma questo non significa che sia impossibile: serve la giusta dose di volontà, fortuna e talento. I nostri hanno le idee molto chiare in proposito:

Bisogna proporre un progetto diverso evitare di diventare una cover band: le cover, in linea generale in modo categorico, vanno sfruttate per prepararsi e per imparare a suonare.

Se si è professionali, se si guarda al suonare come a un lavoro, allora si può anche pensare di viverci, cosa difficile, ma non irrealizzabile.
Servono tanto entusiasmo, umiltà e perseveranza.

Presto il duo concluderà il mini tour regionale e si trasferirà in studio per lavorare a un secondo album:

Adesso stiamo pensando alla conclusione di questo mini tour regionale e poi ci chiuderemo in studio. Sinceramente non ci stiamo ponendo troppe domande, cercheremo di fare qualcosa di molto naturale e spontaneo, di continuare sulla linea del primo, migliorando il progetto: saremo persone diverse, musicisti diversi con alle spalle l’esperienza del disco e del tour.

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Quest’anno hanno avuto l’onore di esibirsi al festival sulcitano Summer is Mine. Durante la nostra intervista, realizzata qualche settimana prima del festival, hanno espresso tutta la loro gioia:

Siamo più che eccitati all’idea di suonare al Summer is Mine, un festival che ho sempre rispettato e ammirato sin da quando vivevo in Inghilterra: sognavo di stare sul palco del Summer e quest’anno abbiamo avuto l’onore e la fortuna di essere invitati e di poter portare sul palco il nostro prodotto.

Siamo onorati anche perché è un palco che ha visto esibirsi nomi importanti, personaggi che noi ammiriamo, uno tra tutti IOSONOUNCANE.

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L’entusiasmo di Mario e Usde è assolutamente autentico, il duo è pronto a entrare nuovamente in studio e ci stupirà con le note del nuovo album. Mentre aspettiamo ci godiamo il precedente MN & USDE, un disco capace di far vibrare gli animi.

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Si ringrazia Mattia Barbata per le foto