Il cambiamento è intrinseco nell’essere umano, ci permette di migliorare, fa parte della nostra crescita, appartiene alla nostra vita: mutare ci serve per raggiungere nuovi traguardi e nuove forme di creatività.

I Defiance sono l’esempio della metamorfosi kafkiana, inizialmente si chiamavano Fuori Onda e si dedicavano soprattutto alle cover.

Il nucleo fondatore del gruppo era composto solo da Mirko e Filippo, e si chiamavano “Fuori Onda”.

Nel 2012 si crea la formazione attuale, formata da cinque componenti: Filippo Sanna voce; Luca Cadeddu chitarra e seconde voci; Edoardo Vaccargiu, chitarra e seconde voci; Fabio Manca basso e Mirko Rossi alla batteria.

La passione e l’amicizia sono il collante che ha permesso la nascita dei Defiance.

Abbiamo iniziato come tutti, ovvero suonando cover tra le più disparate, in ogni dove, per passione e per l’amicizia che ci lega.

La decisione di dedicarsi alla propria musica e alla creazione di un proprio sound, spinge il gruppo a modificarsi ulteriormente mettendosi fortemente in gioco.

Appena abbiamo iniziato a comporre canzoni nostre abbiamo cambiato nome in “The Defiance”.

Per una band con idee chiare e concetti precisi risulta indispensabile trovare un nome che racchiuda un’idea.

Il nome l’abbiamo ripreso da una canzone che ci piaceva particolarmente di un gruppo che si chiama: “The Young Veins”. La nostra “idea” di gruppo si sposava bene anche con la traduzione della parola “Defiance”, dunque abbiamo optato per questo nome.

 

Comincia una nuova avventura e per viverla al massimo ogni componente inserisce il proprio percorso culturale e creativo all’interno della band. Per comprendere meglio questo mix, abbiamo chiesto ad ognuno di loro qualche particolare a proposito di formazione e influenze musicali.
L: è difficile dirlo, ci sono tante persone che ammiro e che mi hanno influenzato. Sono cresciuto ascoltando Punk Rock, specialmente quello dei primi anni ’90, ho iniziato a suonare ascoltando le cassette  e poi i cd dei Green Day, Blink 182, Nofx, Rancid e tanti altri.

Fil: il primo artista che ho ammirato è Eddie Vedder! Ho ascoltato tanti altri gruppi ma se dovessi sceglierne uno direi assolutamente Eddie!

M: ho iniziato a suonare la batteria guardando Dave Grohl e Lars Ulrich, da fan dei Metallica e Nirvana.

E: Parlando di “formazione musicale” penso Slash! Ho iniziato a suonare ascoltando i Guns o altri gruppi simili. È una domanda difficile perché ora ascolto generi tra i più disparati. Quando si è giovani è normale cercare di “emulare” il proprio idolo, o i gruppi che ascolti, prima di trovare la tua strada e cercare di creare qualcosa di “tuo”.

Fab: Anche io come Luca ho iniziato a suonare ascoltando gruppi Punk Rock e in particolare i Ramones. Senza dimenticare i memorabili 883 e Max Pezzali Chi non è cresciuto con le loro canzoni?

Amicizia in musica.

Tre anni fa, uniti ancora una volta dall’amicizia e dal forte desiderio di creare qualcosa con un’ identità che possa rappresentare ciascuno di loro, cominciano a lavorare a Rise, un disco che ha richiesto una lunga gestazione ma che oggi sta regalando grandi soddisfazioni.

Creare il disco è stato un percorso abbastanza lungo, ci siamo presi un po’ di tempo, tra tanti live e impegni universitari, per avere un prodotto che potesse soddisfarci pienamente. Ci piaceva soprattutto l’idea di creare un concept album dove non solo le canzoni si collegassero tra loro ma anche i video, l’artwork e le foto.

Per il primo singolo la band si affida al regista sardo Joe Bastardi che ha diretto in passato altri video musicali.

Abbiamo fatto uscire il video del nostro primo singolo: “Rise” pochi giorni fa e la risposta è stata ottima!! Non vediamo l’ora di poter condividere anche l’album intero.

Un album in uscita, un video che sta conquistando il pubblico, potreste pensare che adesso i Defiance si concederanno una vacanza, ma sbagliereste, più carichi che mai si apprestano a trascorrere un’estate all’insegna della musica e dei live.

Il 23 Giugno esce il nuovo album, dunque l’idea è quella di suonare il più possibile e progettare un tour che ci porti anche fuori Sardegna. Quest’estate comunque, abbiamo diverse date per promuovere l’album.

L’adrenalina e la voglia di fare non mancano e presto potrebbe condurre i cinque nuovamente in sala di registrazione.

L’idea principale è quella di suonare, suonare, suonare!! Abbiamo qualche canzone nuova, l’idea è quella di lavorare subito all’album nuovo senza perdere troppo tempo.

Il disco e il progetto di questa band merita più di un ascolto, ma per aiutarvi abbiamo chiesto agli stessi componenti la canzone che più gli rappresenta dall’interno di Rise.

L: Penso che “Rise” sia la canzone che più ci rappresenta! È quella che racchiude un po’ tutto l’album!

Fil: per me “I am the Ocean”, la prima traccia dell’album!! Una delle ultime che abbiamo scritto!!

E: Anch’io opto per “I am the Ocean”! In questo pezzo canta anche Emanuele Pintus componente dei Whiu Whiu e dei Bumbe Orchestra, che ha fatto un lavoro esemplare!!

M: la canzone che preferisco è “Under the Night Sky”! probabilmente la più calma dell’album ma tra le più intense!

Fab: io direi “Like Thunder”! l’ultima traccia dell’album! forse la canzone più “singolare” del disco. Doveva essere presente come “ghost track”, poi però ci è piaciuta talmente tanto che abbiamo deciso di inserirla.

Dobbiamo fermarci con le domande, anche se ci piacerebbe andare avanti e saperne sempre di più, ma visto la carica dei cinque siamo certi che la sala di registrazione sia dietro l’angolo e noi rimaniamo in attesa di nuove sorprese, mentre ci apprestiamo a goderci un estate al ritmo dei The Defiance.

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