Non sempre tutto quello che ci circonda può essere definito e catalogato: spesso ci troviamo davanti a delle opere che per la loro particolarità non possono essere classificate, oppure non si sente il bisogno di farlo. Questo è il caso di Was e del suo ultimo lavoro: Sunday.

Andrea Cherchi, in arte Was, è un cantautore cagliaritano giunto al terzo disco dopo After Dinner e A new place soon old.

Andrea non è un’artista convenzionale, a partire dal nome Was, non certo un semplice nome d’arte.

Ai tempi di MySpace dovevo dare un nome alla pagina e avevo messo Was ancora prima che nascesse l’idea di creare queste canzoni. Con gli anni, il nome ha acquistato significato.

Andrea ci racconta anche un aneddoto curioso legato a questo nome:

È un nome scomodo perché non sono rintracciabile facilmente, se per cercare la mia musica digiti Was non mi trovi, credo sia il nome con meno carica promozionale che esista al mondo.
Eppure ci sono altre band che si chiamano così: in Spagna ci hanno fatto togliere la distribuzione digitale del disco perché una band ha il copyright sul nome, comunque se scrivi Was non trovi neanche loro.

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Sunday appare come la svolta artistica di Andrea perché completamente diverso dagli altri due. È un disco che vedrà la luce dopo una lunga gestazione proprio perché l’artista non ha voluto mettersi limiti e forzature, ma si è concesso il tempo di seguire le giuste intuizioni:

Rispetto ai lavori passati si differenzia in tutto. È stato registrato e composto in casa, con molta calma, nell’arco di qualche anno. Prima tutti i pezzi nascevano dalla chitarra acustica, in questo caso vengono dall’elettricità, dalla chitarra elettrica, dal synth, dalla drum machine.

Tra le tante tracce una sta particolarmente a cuore Was, la pietra angolare dell’intero progetto:

Mi piace molto A swamp perché è la prima che ho fatto dopo A new place soon old. Nell’arrangiare A Swamp ho avuto altri input per sviluppare l’intero disco. È nata dal loop del giro di synth che avevo comprato da poco e che quindi stavo scoprendo. È il pezzo cardine di Sunday.

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Sunday è un disco che ha messo d’accordo pubblico e critica, viste tante le recensioni positive; è un lavoro che è stato definito “alternativo”, “a cavallo tra il pop, l’elettronica, il folk, e la psichedelia”. Andrea, al contrario, non ha bisogno di definire il suo lavoro:

Ci sono tutti questi elementi, probabilmente. Io non saprei come definirlo, considera che non parto mai con l’idea di fare un pezzo o un disco di un certo tipo o di un genere preciso, quindi è inevitabile che si sentano influenze che vengono da più direzioni.

Una svolta musicale: elettrica

Inoltre, non sempre quello che viene scritto è corretto o rispecchia la realtà: Was non ha problemi ad ammettere che molte volte la semplicità paga.

Ultimamente, definire è molto difficile perché chi scrive fa un casino. Ad esempio ,secondo me si parla troppo e a sproposito di psichedelia. Poi ci sono nuove etichette che proprio non mi piacciono, da poco ho letto da qualche parte il termine “italogaze”. Boh.

Sunday ha visto la collaborazione dei Pussy Stomp, un duo sardo formato da Mauro Vacca e Roberta Etzi. È una collaborazione artistica che nasce da una forte amicizia:

Siamo prima di tutto amici, da tanto tempo ormai. Un periodo avevo passato loro dei pezzi nuovi (in parte poi finiti in Sunday) e poco dopo ci siamo trovati a suonarli. È stato molto stimolante, sia in fase di chiusura del disco (nel quale hanno aggiunto arrangiamenti in tutti i pezzi), sia in fase di prove e live.

Per la serie “squadra che vince non si cambia”, i tre si ritrovano insieme anche sul palco durante i live.

Non potrei suonare il disco da solo, perché ha molti arrangiamenti che caratterizzano i pezzi e che non potrei riprodurre: figurati che anche in tre abbiamo dovuto arrangiare nuovamente quasi tutto. Poi, in generale, non mi piace suonare dal vivo da solo.

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Chi non fosse ancora riuscito ad ascoltare Andrea dal vivo non deve preoccuparsi, visto che presto comincerà a portare in giro per l”Italia il suo lavoro:

Stiamo fissando le date per un piccolo giro di promozione a fine marzo. Per ora abbiamo Milano, Bologna, Firenze e stiamo bloccando qualcos’altro. Poi comunque metto tutti gli aggiornamenti sulla pagina Facebook.

Was non ha intenzione di fermarsi e sta già lavorando a nuovi suoni e nuove “cose”:

Ultimamente sto registrando roba nuova: in genere funziona che accumulo molte bozze poi comincio a scremare per capire dove sto andando a parare.

Andrea ci ha parlato anche di un suo desiderio:

Mi piacerebbe, tra le altre cose, un giorno fare un disco da arrangiare con strumenti d’orchestra: archi, fiati e vibrafono. Sarebbe una figata.

Dietro un grande artista ci sono persone fidate e aiutanti preziosi: Andrea ci tiene a ringraziarle.

Alessandro Coronas, perché “guarda che il disco te lo puoi fare a casa”! È stato lui a indirizzarmi all’home recording e a darmi molte dritte quando, qualche anno fa, ancora non avevo nulla per poterlo fare.
Ovviamente, Mauro e Robi per i motivi che ho detto prima.
Daniele Murgia, che ha finito di mixare il disco con me e lo ha masterizzato, tutto senza snaturare quello che gli ho passato.

Un artista non convenzionale, un ottimo disco niente affatto banale, tanta modestia e voglia di fare, un lavoro preciso dove niente è stato lasciato al caso. Siete pronti a lasciarvi trascinare da Sunday? Noi di Sardegna Creativa vi diamo un consiglio: siate curiosi. 

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 Foto per lartwork di Francesca Corriga. Progetto grafico di Gianmarco Cireddu dei Diverting Duo

Il video di “the sleep” è stato girato e montato da tiny speaker